“Il Piccolo Paul”
Analisi biografica
a orientamento filosofico
Ci sono arrivato tardi, dopo i 50 anni: una sorpresa e un sollievo immensi. A PHILO - Pratiche filosofiche ho trovato non solo ottimi maestri ai quali sono debitore di tanto, ma anche e soprattutto una comunità laica e composita, accogliente verso l’ombra (e la luce interiore) di ciascuno, protesa a un chiedere che non è la pretesa di una risposta quanto la disponibilità a mettersi in cammino partendo da se stessi ma non per finire un se stessi (come direbbe Martin Buber, che in effetti lo dice in uno dei suoi lavori più intensi, Il cammino dell’uomo).
L’analisi biografica a orientamento filosofico non è psicoterapia, ma un cammino di ascolto rispettoso e delicato, un itinerario di conoscenza di sé; è un allargare gli orizzonti, vedere da altre prospettive, considerare e soppesare diversamente perché tutto diventi più vivo e vero. Non è nulla che io non abbia provato di persona: a volte una diagnosi, un fatto che accade, una conoscenza inattesa illuminano retrospettivamente un’intera esistenza, ed essa vuole essere narrata in modo nuovo per poter tornare a essere vivibile. C’è bisogno di prendersene cura con gli strumenti adatti: l’ascolto dei sogni, lo stupefacente “gioco della sabbia” (SandPlay Therapy), la narrazione biografica, l’esercizio filosofico.
A ciascuno il suo mestiere: lo psichiatra e lo psicologo hanno le loro competenze, i loro rispettivi strumenti e le loro aree di intervento di fronte a situazioni di disagio e di patologia, mentre l’analista biografico a orientamento filosofico può accompagnare con competenza, delicatezza e rispetto in un percorso di riscoperta di sé e del mondo, di revisione del proprio sguardo sul tempo, alla ricerca della vita non vissuta (avviando, però, ai professionisti adatti, psichiatra o psicologo, là dove ne veda la necessità e/o collaborando con loro in supporto o a completamento di una terapia cognitivo-comportamentale o di un trattamento farmacologico).
Ho deciso di chiamare la mia attività di analista biografica a orientamento filosofico in un modo un po’ strano: “Il Piccolo Paul”. Ho le mie ragioni, ma le tengo per me (Freud scrisse Il piccolo Hans, uno dei casi clinici che più mi ha impressionato proprio per la profondità del fraintendimento nei confronti di questo bambino, il cui padre riferiva a Freud le proprie maldestre osservazioni sul figlio; ecco, si può agire ben diversamente, credo - ma sarebbe un discorso lungo).
L’analisi biografica a orientamento filosofico non è psicoterapia, ma un cammino di ascolto rispettoso e delicato, un itinerario di conoscenza di sé; è un allargare gli orizzonti, vedere da altre prospettive, considerare e soppesare diversamente perché tutto diventi più vivo e vero. Non è nulla che io non abbia provato di persona: a volte una diagnosi, un fatto che accade, una conoscenza inattesa illuminano retrospettivamente un’intera esistenza, ed essa vuole essere narrata in modo nuovo per poter tornare a essere vivibile. C’è bisogno di prendersene cura con gli strumenti adatti: l’ascolto dei sogni, lo stupefacente “gioco della sabbia” (SandPlay Therapy), la narrazione biografica, l’esercizio filosofico.
A ciascuno il suo mestiere: lo psichiatra e lo psicologo hanno le loro competenze, i loro rispettivi strumenti e le loro aree di intervento di fronte a situazioni di disagio e di patologia, mentre l’analista biografico a orientamento filosofico può accompagnare con competenza, delicatezza e rispetto in un percorso di riscoperta di sé e del mondo, di revisione del proprio sguardo sul tempo, alla ricerca della vita non vissuta (avviando, però, ai professionisti adatti, psichiatra o psicologo, là dove ne veda la necessità e/o collaborando con loro in supporto o a completamento di una terapia cognitivo-comportamentale o di un trattamento farmacologico).
Ho deciso di chiamare la mia attività di analista biografica a orientamento filosofico in un modo un po’ strano: “Il Piccolo Paul”. Ho le mie ragioni, ma le tengo per me (Freud scrisse Il piccolo Hans, uno dei casi clinici che più mi ha impressionato proprio per la profondità del fraintendimento nei confronti di questo bambino, il cui padre riferiva a Freud le proprie maldestre osservazioni sul figlio; ecco, si può agire ben diversamente, credo - ma sarebbe un discorso lungo).